Consiglio supremo di difesa: “Aggressione ingiustificabile, violazione inaccettabile del diritto internazionale”
Roma - Mattarella ha riunito premier, ministri e capo di stato maggiore: “Agire con forza e lungimiranza per evitare che l'Europa precipiti in un vortice di guerre”
Roma – “Un’ingiustificabile aggressione militare, una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali”. Così il Consiglio supremo di difesa, presieduta al Quirinale dal presidente della repubblica Sergio Mattarella.
Hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del consiglio Mario Draghi, il ministro degli Affari Esteri Di Maio, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il ministro dell’Economia Daniele Franco, il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il capo di stato maggiore della difesa Giuseppe Cavo Dragone.
“La più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla federazione russa contro l’Ucraina – si legge in una nota diffusa dal Quirinale -, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali. La repubblica Italiana chiede alla federazione russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina”.
“L’Italia ribadisce il pieno sostegno all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, paese europeo amico e democrazia colpita nella sua sovranità – si legge ancora -. La repubblica italiana esprime massima vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle sue legittime Istituzioni, alle vittime e alle tante persone che ne soffriranno le conseguenze. Nell’affrontare la crisi in atto, l’Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i paesi membri dell’Ue e gli alleati della Nato è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione. L’imposizione alla federazione russa di misure severe vede l’Italia agire convintamente nel quadro del coordinamento in seno all’Unione europea”.
“Perché l’Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre – ha concluso il Consiglio supremo di difesa -, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente”.